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domenica 13 aprile 2008

I.C.R.: ISTITUTO CENTRALE PER IL RESTAURO

L'ICR, fondato nel 1939 da Cesare BRANDI, presta consulenza scientifica e tecnica agli organi periferici del Ministero, nonché alle Regioni per la conservazione ed il restauro del patrimonio culturale effettua restauri per interventi di particolare complessità o rispondenti a esigenze di ricerca o a finalità di ricerca o a finalità didattiche per la sua scuola di restauro.

DESCRIZIONE GENERALE E ORGANIZZAZIONE
L'Istituto Centrale per il Restauro è stato fondato nel 1939 da Cesare Brandi, lo storico dell'arte che ha posto le basi teoriche del restauro moderno.
Ai sensi del DPR 173/2004 "Regolamento di organizzazione del Ministero per i beni e le attivita' culturali" l'ICR afferisce al Dipartimento per la ricerca l'innovazione e l'organizzazione.
Attualmente l'ICR è ospitato in due sedi: quella di piazza San Francesco di Paola, la sua sede storica, ed in quella del San Michele, dove si svolgono tutte le attività didattiche (lezioni ed esercitazioni).

I suoi compiti (definiti dal DPR 805/75) sono i seguenti:
* svolge indagini sistematiche sull’influenza che i vari fattori ambientali, naturali e accidentali esercitano nei processi di deterioramento e sui mezzi atti a prevenire ed inibirne gli effetti;
* esegue le indagini necessarie alla formulazione delle normative e delle specifiche tecniche in materia di interventi conservativi e di restauro;
* presta consulenza scientifica e tecnica agli organi periferici del Ministero, nonché alle Regioni;
* provvede all’insegnamento del restauro in particolare per il personale tecnico-scientifico dell’Amministrazione ed ai corsi di aggiornamento per lo stesso personale dell’Amministrazione dello Stato e delle amministrazioni regionali che lo richiedano;
* effettua restauri per interventi di particolare complessità o rispondenti a esigenze di ricerca o a finalità di ricerca o a finalità didattiche (D.L.368/1999)

Organizzazione.
Questa è la sua struttura organizzativa:
* tre servizi: per gli interventi conservativi sui beni archeologici, architettonici, storico-artistici.
* un servizio per l'insegnamento, l'informazione e la documentazione.
* quattro laboratori: chimica, biologia, fisica e controlli ambientali, prove sui materiali.
* due uffici: amministrativo e tecnico.
* una segreteria tecnica.
* undici laboratori di restauro: dipinti murali; materiali lapidei, stucchi, intonaci; mosaici; dipinti su tela; dipinti su tavola; scultura lignea policroma e manufatti lignei; manufatti in ceramica e in vetro; manufatti in metallo e leghe; manufatti tessili; manufatti in pelle e cuoio; manufatti in carta e pergamena.

L'Istituto ha un archivio fotografico dei restauri aperto al pubblico ed una biblioteca ad uso interno e di specialisti.
Particolare menzione va fatta dell’attività di restauro o di consulenza svolta all’estero nell’ultimo ventennio su richiesta di tutte le maggiori nazioni europee, nonché delle nazioni:
* Argentina (Teatro Colon a Buenos Aires).
* Cina (Centro di formazione per la conservazione del patrimonio storico culturale della Cina nord-occidentale a Xi’an, Urban environment project - cultural heritage strategic master plan di Chongaing e della provincia del Sichuan).
* Egitto (Museo della civiltà egiziana a Il Cairo, Museo della Nubia ad Assuan, Sfinge di Chefren a Ghiza, Egyptian environmental action plan - natural and cultural heritage).
* Giordania (Scuola per il restauro del mosaico a Madaba, chiesa di S. Maria Assunta a Salt, Museo di Madaba).
* India (National research laboratory for conservation of cultural property di Lucknow),
* Iraq (sito archeologico di Hatra).
* Israele (barca del lago di Tiberiade, Ippodromo di Cesarea Marittima, Monastero di Kyria Maria a Bet She’an).
* Nepal (sito di Simraongarh a Terai, Museo di Kathmandu).
* Perù (cappella Villegas della chiesa Virgen de la Merced a Lima, hueca di Cao Viejo a Trujillo).
* Siria (Monastero di San Mosè l’abissino a Nebek).
* Turchia (Laboratorio centrale di restauro e Museo Top kapi a Istambul, sito archeologico di Arslantepe-Malatya).

In tempi recenti l'ICR ha avviato alcuni interventi a favore della conservazione del patrimonio culturale e artistico del Kosovo e della Repubblica Federale di Jugoslavia.

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«E' finito il tempo in cui un attore poteva starsene sul divano in attesa che gli arrivasse un buon copione. Adesso in Italia, devi partecipare attivamente alla realizzazione di un film, altrimenti ti offrono sempre lo stesso ruolo e non riesci a migliorarti. Io questa strada ho cominciato a percorrerla e mi piacerebbe che qualcun altro la seguisse.» Raul BOVA











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