Alessandra COLLA [IlC.]:
"Si cresce, si matura, si diventa più critici e dunque si cambia. È un processo naturale, ma oggi che viviamo nell’era dell’artificio e della manipolazione questo processo tende a scomparire. La gente resta com’è, fissata in un’eterna adolescenza acritica che rifiuta ogni responsabilità e delega in continuazione, sempre, per qualunque cosa e non importa a chi. Questo è l’aspetto che mi piace di meno nella società di oggi: perché se si toglie all’individuo la capacità di pensare con la propria testa lo si distrugge, e distruggere l’individuo significa distruggere la libertà.
Io questo non lo vorrei proprio. Così è inevitabile che stia con i nativi americani contro gli yankee, e con i palestinesi contro gli israeliani, e col subcomandante Marcos contro gli Usa, e con Cuba contro il resto del mondo… E vorrei che l’Africa tornasse agli africani, e che si eliminassero le multinazionali, e che i bambini non dovessero più lavorare, e che ci si dimenticasse degli OGM, e che si rispettassero gli Xavante e gli Yanomami lasciandoli vivere nella loro foresta amazzonica non più devastata… e le solite altre migliaia di cose che oggi costituiscono una serie spaventosa di priorità di fronte alle quali il tenore di vita di un 15% del genere umano perde ogni consistenza e diviene sacrificabile.
Io tutte queste cose le vorrei davvero. Me le sogno, perfino. E voi?"
AlessandraCOLLA.net
"Si cresce, si matura, si diventa più critici e dunque si cambia. È un processo naturale, ma oggi che viviamo nell’era dell’artificio e della manipolazione questo processo tende a scomparire. La gente resta com’è, fissata in un’eterna adolescenza acritica che rifiuta ogni responsabilità e delega in continuazione, sempre, per qualunque cosa e non importa a chi. Questo è l’aspetto che mi piace di meno nella società di oggi: perché se si toglie all’individuo la capacità di pensare con la propria testa lo si distrugge, e distruggere l’individuo significa distruggere la libertà.
Io questo non lo vorrei proprio. Così è inevitabile che stia con i nativi americani contro gli yankee, e con i palestinesi contro gli israeliani, e col subcomandante Marcos contro gli Usa, e con Cuba contro il resto del mondo… E vorrei che l’Africa tornasse agli africani, e che si eliminassero le multinazionali, e che i bambini non dovessero più lavorare, e che ci si dimenticasse degli OGM, e che si rispettassero gli Xavante e gli Yanomami lasciandoli vivere nella loro foresta amazzonica non più devastata… e le solite altre migliaia di cose che oggi costituiscono una serie spaventosa di priorità di fronte alle quali il tenore di vita di un 15% del genere umano perde ogni consistenza e diviene sacrificabile.
Io tutte queste cose le vorrei davvero. Me le sogno, perfino. E voi?"
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